Categoria "DIY"

Come fare una corona di Natale

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E’ da diversi mesi che penso a cosa realizzare per Natale. In ottobre, mentre ero su volo transoceanico di rientro in Italia, facevo schizzi del centrotavola che avrei voluto realizzare, immaginandolo con fette di tronco, candele e rami di abete.

Poche settimane dopo ho comprato il mio primo albero di Natale, il primo “da grande”, ed ha preso possesso del soggiorno già da metà novembre. Ed infine il mio Pinterest, che è ormai pieno di ricette natalizie ed idee di menù.

Insomma, il Natale mi affascina e mi rende una fucina di idee, ma questa volta non vi parlerò di qualche nuova ricetta da fare, perchè a dire il vero ultimamente non mi sono dedicata particolarmente alla cucina.

Ho deciso invece di condividere alcuni dei miei Christmas projects, perchè credo che qualunque cosa abbia a che fare con la creatività e soprattutto che mi tenga attaccata al pc a scriverne di domenica sera, si meriti uno spazio su questo blog.

E perchè ho bisogno di segnare una volta per tutte il diametro perfetto della corona di Natale, così l’anno prossimo eviterò di farmi assalire di nuovo dai dubbi.

L’avrete intuito, il primo diy che voglio documentare è proprio la corona di Natale, quella da appendere sulla porta o sul camino, per intenderci. E’ diventata  per me un appuntamento fisso negli ultimi anni, eppure pare che ogni anno io dimentichi come debba farla. Parto puntualmente titubante chiedendomi se non stia facendo qualche pasticcio, se i rami che ho selezionato siano della giusta dimensione e se la base di spugna che ho comprato abbia il diametro giusto. Così ho pensato che era giunto il momento di scriverne una volta per tutte la ricetta in un posto in cui avrei potuto conservarla con cura.

Occorrente
1 spugna floreale ad anello di 25 cm di diametro e con base in plastica (come questa)
forbici da potatura
guanti da giardinaggio
rami di abete
rami di pungitopo
pistola per colla a caldo con ricariche
stecche di cannella
bacche rosse (finte)
fette di arancia secche
pigne mignon leggermente sbiancate
copertura in plastica per il tavolo (opzionale)

Procedimento

1) Come prima cosa bisogna mettere la spugna in ammollo in una bacinella capiente e con abbastanza acqua da poterla ricoprire. Basta immergerla con la base in plastica rivolta verso l’alto e lasciarla in ammollo senza toccarla. In questo modo la spugna assorbirà acqua e rilascerà aria, andando pian piano a fondo.

2) Mentre la spugna è in acqua, se avete come me la fortuna di avere l’abete e il pungitopo in giardino, potete iniziare a raccogliere i rami che vi serviranno per la corona.

20161204_143419 E’ difficile indicare una quantità precisa, a me è servito un cesto di abete e mezzo cesto di pungitopo (inclusi un po’ di scarti), ma dipende anche dalla proporzione con cui volete usare i due tipi di pianta. Se vi rifornite da un fioraio, fatevi consigliare da lui sulla quantità di rami da acquistare. In generale vi serviranno rametti dai 12cm ai 6cm di lunghezza, considerando di utilizzare i più lunghi per la parte più esterna della corona ed i più corti man mano che ci si avvicina alla parte più interna. I rametti con più getti sono comodi perchè fanno più volume e velocizzano il lavoro, mentre i rametti senza altri getti sono ottimi per riempire i buchi. L’ottimale sarebbe avere la giusta quantità di entrambi.

3) Una volta raccolti i rami e con la spugna ben imbevuta, siete pronti per cominciare la corona. Posizionatevi su una superficie spaziosa, perchè occuperete molto spazio. Consiglio anche di proteggere la superficie con una copertura in plastica, che sarà anche più facile da pulire una volta finito.

4) Iniziate con il selezionare i rametti per il primo “strato” della corona, ossia quello più esterno e più vicino alla base. Per questo strato vanno selezionati i rametti più lunghi, considerando di infilare nella spugna circa 1,5-2cm della lunghezza del rametto. Per avete un risultato omogeneo, i rametti di ogni strato dovrebbero essere di lunghezza piuttosto simile.

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Prima di posizionare il rametto, eliminate gli aghi/foglie dalla parte da inserire. E’ utile anche tagliare il rametto in diagonale, in modo da creare una punta che faciliterà l’inserimento.

5) Potete ora iniziare ad inserire i rametti nella spugna, procedendo in senso circolare e posizionandoli ad una vicinanza tale l’uno dall’altro da non creare buchi. Terminato con il primo strato potete iniziare con il secondo e così via.  Il primo strato di rametti deve essere in orizzontale rispetto alla spugna e man mano che proseguite con gli altri strati dovrete seguire la curvatura della spugna ed inserirli a mo’ di ventaglio. La parte più interna sarà la più difficile da riempire, ma non è necessario coprirla tutta. Fermatevi quando tenendo la corona in verticale la spugna non sarà più visibile.

6) A questo punto siete pronti per sbizzarrirvi con le decorazioni. Inserite le bacche rosse a piacere per dare colore. Con la colla a caldo applicate anche le pigne, le fette di mela e di arancia e terminate con i bastoncini di cannella. Se non trovate la decorazione già pronta potete realizzarla voi incollando  sempre con la colla a caldo  3 stecche di cannella e legandole con un fil di ferro (coperto da un nastro a piacere) che vi servirà per fissarle nella spugna.

7) La vostra corona di Natale è finita ed è pronta per essere posizionata dove più vi piace. Le mie in genere durano per almeno 2 settimane.

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Se volete farne più di una, magari da regalare ad amici o parenti, ecco una seconda versione, fatta questa volta solo con rami di abete argentato:

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DIY: Tabletop in stile vintage

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I tavoli in legno in stile vintage sono un ottimo alleato per scattare foto di food. Certo, non è la tavola che fa la foto, ma di sicuro aiuta a renderla più accattivante.  Avere una di queste tavole un po’ rustiche e sverniciate credo che sia il sogno proibito di molte di noi, dico bene? ? 😉

Dopo averle ammirate in molte foto, ho deciso che era arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e mettere alla prova le mie (poche) doti da carpentiere, quindi ho passato tutto lo scorso weekend in cortile tra legno, pennelli, vernici e quant’altro (e questo nonostante il vento gelido e persino la neve…follie da food blogger!! ).

La soluzione perfetta sarebbe stata trovare delle assi vecchie da poter assemblare a mo’ di tavolo, ma per me è stata anche la più impraticabile. E così via alla seconda opzione, ossia comprare delle assi nuove in uno dei tanti negozi di bricolage e fai da te. Per la lavorazione ho preso spunto dalle due guide trovate qui e qui e da questo video, aggiungendo come al solito qualche tocco personale.

L’idea era quella di creare un tabletop duble face, ossia una tavola doppia utilizzabile da tutti e due i lati. Nei siti che ho consultato venivano usate delle assi di legno (più o meno spesse) che venivano poi incollate tra loro per fare il doppio strato. Io ho tentato inizialmente con questo metodo, ma la colla non ha funzionato come avrebbe dovuto (nonostante avessi scelto una marca molto molto famosa che promette miracoli!); ho deciso quindi di fare una semplicissima struttura in legno e di assicurare le assi con dei chiodini. Inizialmente ho provato con chiodini da 1cm, ma alla fine ho preferito i chiodini da 1,5cm.

Per le assi ho scelto di usare delle perline, ossia quelle tavole sottili che si incastrano tra di loro. Le ho trovate al brico ad un prezzo molto conveniente, circa 1 euro a perlina lunga 2m e larga 8,5cm. Me le sono poi fatte tagliare a metà ottenendo così 22 perline lunghe 1 metro.

Per creare la mia tavola (1mx1m) double face ho usato:
22 perline di pino chiaro alte 1m e larghe 8,5 cm l’una
2 assi di legno lunghe 95cm e larghe 6cm ricavate da un bancale
88 chiodini lunghi 1,5cm
Carta vetrata grana 100
1 barattolo di impregnante noce chiaro
Colori ad acqua
Pennello
Martello
Spatola
Giravite

1) Per prima cosa ho agganciato 11 perline tra di loro ottenendo così una tavola unica. Ho poi steso la tavola – faccia in su – sulle due assi di legno posizionate in  corrispondenza delle due estremità delle perline  (in senso orizzontale rispetto alle perline).

2) Mi sono assicurata che le perline fossero ben agganciate e fossero tutte allo stesso livello ed ho poi iniziato ad inchiodarle alle due assi di legno. Per ogni perlina ho usato 2 chiodi da 1,5 cm.

Questo è il risultato una volta inchiodate. ( Si vedono chiaramente anche i residui della colla che non ha funzionato).

3) Una volta inchiodato la prima facciata, ho ripetuto il procedimento per la seconda facciata. Ho steso quindi la tavola faccia in giù ed ho inchiodato allo stesso modo le restanti 11 perline.

4) Utilizzando una spatola ed un cacciavite, ho ammaccato e rigato le tavole di entrambi i lati per “invecchiare” il legno. Per questa operazione (credetemi, è un toccasana per scaricare lo stress!!!) ho preso spunto da questo video. Io confesso che l’ho fatta in maniera molto casuale. Per finire, ho dato una passata veloce con la carta vetrata per eliminare eventuali schegge.

5) Il passaggio successivo è stato l’impregnante. Ho dato una mano di impregnate ad entrambe le facciate, facendolo ben penetrare nelle ammaccature che avevo fatto con spatola e cacciavite in modo da farle risaltare. Ho quindi lasciato asciugare per 2-3 ore.

6) Una volta asciutto l’impregnate, ho colorato le due facciate con i colori che avevo scelto: iris e turchese. Non volevo che il legno fosse totalmente coperto, quindi, ho dato solo una mano di colore lasciando volutamente dei punti meno coperti per dare l’effetto di “vernice consumata”. Ho lasciato asciugare per 12 ore. Ho poi ripetuto con la seconda facciata.

Il risultato finale mi ha davvero soddisfatta, mi sono resa conto che le opzioni per creare un proprio tabletop sono milioni!  Si può “consumare” il legno in maniera più o meno intensa, trattarlo con impregnante di tonalità diverse dando 1 o più mani, oppure decidere di sostituire l’impregnante con un colore marrone un po’ diluito. Si può dipingere usando un unico colore o due colori della stessa tonalità ma leggermente diversi (uno più chiaro e uno più scuro), oppure si  possono sovrapporre due colori totalmente diversi, come il nero e il bianco, e poi creare l’effetto “grattato”.  Se però avete un bel legno un po’ vecchio, lasciato al naturale farebbe un figurone!

Insomma, tutto questo per dire che basta un po’ di fantasia e un week-end libero per creare il vostro tabletop dei desideri. Io non sono affatto esperta in materia, probabilmente – anzi, sicuramente – ci sono altri modi per lavorare il legno, quindi se avete consigli io sono tutta orecchie (e occhi)!!

P.S.: non penserete mica che abbia passato un week-end senza cucinare nulla, vero? Tornate a trovarmi tra pochi giorni per scoprire la mia prossima ricetta!

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