Quel pomeriggio della papaya salad

papaya salad

Ieri per la prima volta dopo tanto mi sono cucinata il pranzo.

Ho preparato un’omelette con pomodorini freschi e formaggio fuso, poi siccome mi andava anche di fare un piatto un po’ più allegro, l’ho accompagnata con un insalata mista e delle bruschette al peperoncino.

Ho risentito dopo tanto quella soddisfazione che si prova quando ti fai un bel piatto.

No, non ho fatto la dieta del digiuno, non resisterei neanche per 1 ora!

Ho vissuto per mesi all’estero in un paese meraviglioso dove il cibo dei baracchini è così buono ed economico che una cucina neanche ti serve. Poi sono tornata, ma questa voglia di cucina è rimasta ancora ben nascosta e quel verbo per me è diventato sinonimo di aprire scatolette di tonno, condire l’insalata o andare dalla pizzeria al taglio più vicina.

Prima di partire mi ero resa conto che avevo smesso di cucinare per il piacere di farlo, lo facevo perché dovevo pubblicare nuovi post.
Staccare la spina è stato un po’ fisiologico. Quindi ho chiuso pentole e props in una scatola e mi son messa a fare anche altro.

Sono passata da quella che cucina, a quella che osserva chi cucina. Ho viaggiato, ho assaggiato tanto Рche non ̬ mai troppo -,
ho anche seguito dei corsi, ho scoperto nuovi sapori ed ingredienti, ho conosciuto persone che hanno nutrito la mia curiosità e mi hanno insegnato i loro segreti.

Il piatto di oggi racconta proprio questo: è una “video ricetta” che in realtà è uno spezzone di vita vera, uno spezzone di quel pomeriggio in cui la signora Poi mi chiamò per farmi vedere come si prepara la papaya salad.

 

 

La papaya salad, o som tam, è un piatto diffusissimo in Thailandia. Io prima di arrivare in terra Thai non la conoscevo, eppure è stata la primissima cosa che ho mangiato e da lì è cominciato un amore indissolubile.

Si tratta di un piatto di origini Laotiane, poi diffusosi nell’Isaan (regione del nord est della Thailandia) e presto nel resto del paese. A seconda delle regioni se ne trovano diverse varianti. Nell’Isaan per esempio si usa una salsa di pesce più forte (naap plaa raa), la parte dolce (data dallo zucchero di palma) è quasi inesistente, e viene servita con i puu khem, dei piccoli granchi di acqua dolce fatti fermentare in una soluzione di acqua e sale. Un’altra variante è quella con i piccoli gamberetti essiccati, oppure – e questa è la mia preferita – con le arachidi tostate.

La scelta della papaya, che deve essere acerba, soda e con la polpa bianca e non arancio, è fondamentale. E non fate come me, che in un supermercato di Bangkok stavo per comprare uno strano, enorme, cetriolo invece della papaya, scatenando l’ilarità dell’intero reparto frutta e verdura :). Volendo esistono anche della varianti con il mango (sempre acerbo) o persino con il cetriolo.

Altra cosa importante è la preparazione. Fare la papaya salad è semplicissimo, ma se volete farla come la fanno i thai dovrete procurarvi un mortaio in argilla o in legno che sia profondo e di forma quasi conica (come quello del video). Dovete sapere che nella cucina thai il mortaio è un attrezzo indispensabile e ne esistono di due tipi: quello che vi ho appena descritto, che si usa in genere per le insalate, quindi per pestare dolcemente gli ingredienti senza che perdano la loro forma e in modo che assorbano meglio il condimento; e quello in granito, pesante e abbastanza profondo, usato per trasformare gli ingredienti in pasta, e l’esempio classico qui è la pasta di curry.

Ingredienti (per 1 porzione)
50 g di papaya verde tagliata a julienne (per fare la julienne perfetta vi consiglio questo)
4 spicchi d’aglio
2-3 peperoncini freschi (o di più a seconda dei gusti)
3-4 pomodorini tagliati a metà
1 long bean tagliato a ticchetti di 1.5 cm (se non trovate il long bean potete sostituire con 4/5 fagiolini spezzati in tre parti)
1 cucchiaio di noccioline tostate non salate
1.5 cucchiaio di salsa di pesce
1.5 cucchiaio di zucchero di palma
3 cucchiai di acqua
1 cucchiaio di succo di lime

Preparazione
Mischiare la salsa di pesce, lo zucchero di palma e l’acqua e portare a ebollizione per far sciogliere lo zucchero ed avere una soluzione omogenea. Far raffreddare.

In un mortaio pestare dolcemente aglio e peperoncini. Aggiungere il pomodoro, poi la papaya e il long bean a tocchetti. Condire con la soluzione di salsa di pesce e zucchero di palma e aggiungere il succo di lime. Mischiare nel mortaio, senza però pestare con troppa forza. Aggiungere le noccioline e mischiare un’ultima prima di servire.

La papaya salad andrebbe servita con lo sticky rice.

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