Categoria "Dolci estivi"

Panna cotta allo sciroppo d’acero

panna cotta copy

Le mie visite alle librerie funzionano di solito così: entro, mi piazzo davanti allo scaffale dedicato alla cucina ed inizio ad esaminare tutti i titoli. A mano a mano estraggo dagli scaffali i volumi che mi ispirano di più fino a che non mi ritrovo tra le mani una pila di libri tanto pesante che le braccia non ce la fanno più a reggere. Allora mi fermo, mi siedo nell’angolino dove ci sono i tavolini  ed inizio ad esaminare attentmente ogni testo, il che in genere mi richiede almeno un’oretta. Ho voglia di comprare, ho voglia di tornare a casa con il mio nuovo ricettario, mettermi comoda e leggermelo tutto di un fiato come se fosse il romanzo più avvincente che sia mai stato scritto. Eppure continuo a passare da libro a libro senza riuscire a decidermi, “qui c’è questa ricetta che sembra veramente buona, lì però c’era quella che…e in quell’altro ce n’erano un paio che…”. Insomma, non riesco a risolvermi, sono talmente indecisa che alla fine mi alzo, raccolgo la mia pila di libri, torno allo scaffale e li rimetto uno ad uno al loro posto. Tutti. Ed ogni volta torno a casa con le mani vuote. Questo è quello che succede, in genere.

Stavolta no, però. Stavolta ce l’ho fatta a portarmi a casa il mio piccolo “romanzo”. E la scelta è caduta su “Panna Cotta” di Stéphanie Bulteau, della Guido Tommasi Editore. 28 ricette in cui la panna cotta è declinata in tutti i modi, abbinata con i più svariati tipi di ingredienti. Io che con la mia prima panna cotta sono rimasta sulla versione più semplice, ho scoperto un mondo!

Ingredienti (per 4 persone)
400 ml panna fresca
2 fogli di gelatina
200 ml sciroppo d’acero

Preparazione
Ammorbidire i fogli di gelatina in acqua fredda per 15  minuti. Versare la panna in una pentola e scaldare fino a portarla a leggera ebollizione. Rimuovere dal fuoco e incorporare la gelatina ben strizzata, mescolando bene affinchè si sciolga completamente. Aggiungere infine 150 ml di sciroppo d’acero e versare nei bicchierini. Far riposare in frigo per almeno 5 ore (io per una notte intera). Prima di servire, distribuire il restante sciroppo sulla panna cotta.

Fonte: “Panna Cotta”, Stéphanie Bulteau, Guido Tommasi Editore

Pesche al vino

Pesche al vino

A casa mia le pesche al vino sono un rito che d’estate non manca mai. Le caraffe di vino e pesche mi hanno accompagnato per tutte le estati della mia vita, per lo meno quelle di cui ho memoria. Non si tratta di una brutta copia della sangria, assolutamente no, ma semplicemente di ottime pesche e buon vino secco. Aggiungere zucchero, come ho letto da qualche parte, sarebbe un sacrilegio, così come aggiungere chiodi di garofano o cannella. Le pesche al vino sono buone così, pure e semplici.

Quasi tutte le varietà di pesche possono andare bene per questa preparazione, dipende da cosa vi piace di più. Le pesche giallone hanno una polpa più soda e croccante e assorbono più lentamente il vino; le pesche bianche invece hanno una polpa più tenera e ne assorbono di più. Anche le pesche noci e le pesche rosse possono andar bene, le uniche che non ho mai provato così sono le pesche tabacchiera. Insomma, per la varietà scegliete pure quella che vi piace di più, l’importante, è ovvio, è che sia saporita!

Per quanto riguarda il vino, la cosa importante è che sia un vino fermo e secco, sta poi a voi scegliere se bianco o rosso. L’abbinamento che a casa mia va per la maggiore è pesche giallone con vino rosso e pesche bianche con vino bianco. Ovviamente anche qui la qualità del vino è cruciale!

Ingredienti
5 pesche gialloni
750ml vino rosso Montepulciano d’Abruzzo

Preparazione
Sbucciare le pesche e tagliarle a spicchi. Metterle in una caraffa e coprirle con il vino rosso. Lasciar macerare per 2 ore in frigorifero. Servire versando pesche  e vino nei bicchieri.

Pesche giallone

Confettura di prugne al limone e marsala

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Ricordate il già citato albero di prugne che è in giardino? Quest’anno ha proprio superato se stesso, ci sono talmente tante prugne che i rami ne sono completamente ricoperti. Per consumare le prugne più mature non c’è niente di meglio di una bella confettura, ma visto che già l’anno scorso vi avevo proposto la confettura di prugne gialle, quest’anno ho voluto cambiarla un po’ aggiungendo qualche ingrediente nuovo, vale a dire succo e scorza di limone e marsala. Io la adoro, per me è fantastica con quel sapore aspro e quell’aroma delizioso di marsala. Come al solito, la mia è poco zuccherata perchè io la preferisco così, ma nulla vi impedisce di aumentare la dose di zucchero se vi piace più dolce.

Ingredienti
1 kg prugne
300g zucchero
100ml Marsala secco
succo di 1 limone
scorza di ½ limone

Procedimento
Lavare e tagliare le prugne a pezzetti eliminando il nocciolo. Disporle in una pentola dal fondo spesso insieme al succo di di limone. Aggiungere la scorza di limone, priva della parte bianca, tagliata a strisce.

Cuocere su fuoco basso per 20 minuti, mescolando di tanto in tanto. Aggiungere lo zucchero e il marsala e continuare la cottura per circa 40 minuti. Per verificare che la confettura sia cotta al punto giusto, basta versare un cucchiaino di composto su di un piatto freddo e farlo raffreddare per un paio di minuti; se inclinando il piatto il composto cola lentamente la confettura sarà pronta.

A cottura ultimata, versare la confettura nei vasetti di vetro e chiudere bene. Conservare i vasetti al riparo da luce e, una volta aperti, in frigorifero.

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Consigli

  • Nella prova piattino è importante far raffreddare un po’ la confettura perchè da calda è più liquida.