Categoria "Pesce"

Gamberi fritti al panko con maionese al wasabi

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L’avevo già mangiato in qualche ristorante giapponese, ma mai lo avevo usato in cucina. Poi a New York mi sono imbattuta in un piccolo supermarket giapponese e ne sono uscita con un paccone formato famiglia di panko (aka  pangrattato giapponese). Chiaro, si trova anche in Italia, ma forse non proprio dappertutto. Nel mio paesello ad esempio non l’ho mai visto, ma vi basta trovare un negozietto asiatico (o un supermercato molto ben fornito) e il gioco è fatto.

Questa ricetta è nata da lì, dalla confezione di panko messa in valigia e riposta in dispensa non appena rientrata in Italia. Avevo voglia di sperimentare ed ho deciso di cominciare con una ricetta classica, i gamberi fritti, che  ho accompagnato - tanto per restare in tema Giappone - con una salsina di maionese al wasabi. Il risultato è stata una panatura molto croccante e leggera e per niente unta.

Ingredienti
300g gamberi
panko
1 uovo
farina
mayonnaise
1/4 di cucchiaino di wasabi
olio per friggere

Preparazione
Pulire i gamberi rimuovendo le teste, il carapace e il filo intestinale ma lasciando la coda.

Infarinare leggermente i gamberi e poi passarli nell’uovo sbattuto. Passare infine i gamberi nel panko in modo che ne siano ben ricoperti.

Friggere in olio ben caldo fino a doratura e poi scolare su carta assorbente.

Mischiare la maionese con il wasabi e servire insieme ai gamberi.

Orecchiette alle cime di rapa, cozze e pecorino

 Orecchiette con cime di rapa, cozze e pecorino

Mi sento come il Bianconiglio che corre affannato urlando << è tardi, è tardi>> con il suo orologio alla mano! Sarà il clima prenatalizio, il lavoro che in questo periodo è impegnativo (ma non mi lamento…lo adoro ❤), i regali ancora tutti da fare, i preparativi prepartenza (eh si…ve ne parlerò più avanti ^.^), insomma, fatto sta che tante cose le ho dovute rimandare, come appunto questo post che era programmato per lunedì scorso!!

Mi sembra un primo piatto furbo per il cenone della vigilia, è perfetto da inserire in un menù di pesce low cost ma non per questo meno buono e d’effetto, anzi. In più da non sottovalutare il fatto che c’è pasta fresca ma non all’uovo, così restiamo più leggeri (che se poi avete tempo le orecchiette ve le potete fare anche da soli)!

I puristi mi perdoneranno se ho rivisitato un grande classico della cucina pugliese, ma credetemi, è un versione che merita una prova!

Ingredienti (per 4 persone)
1kg cozze
300gr cime di rapa pulite
500gr orecchiette fresche (per me della Maffei)
pecorino grattugiato
1/2 bicchiere di vino bianco
2 spicchi di aglio
olio evo
peperoncino
sale

Preparazione
Mettere le cozze in una bacinella colma di acqua. Sfregare il guscio con una spugnetta di metallo per togliere le impurità, aiutandosi con un coltello per rimuovere le incrostazioni più difficili. Eliminare il filamento laterale che fuoriesce dalle cozze tirandolo con un gesto deciso.

Sciacquare molto bene le cozze sotto acqua corrente. Metterle in una pentola capiente con olio, aglio, peperoncino e vino bianco. Coprire e lasciar cuocere fino a che i gusci non sono tutti aperti. Rimuovere le cozze dalla pentola e sgusciarle, lasciandone qualcuna con il guscio per decorare. Filtrare il liquido di cottura delle cozze e versarlo nuovamente nella pentola. Rimettere sul fuoco e far ritirare per qualche minuto.

In un’altra pentola, portare a bollore abbondante acqua. Salare e lessare le cime di rapa per circa 10 minuti.  Una volta cotte, rimuoverle dall’acqua con una schiumaiola conservando l’acqua di cottura, trasferirle su un tagliere e sminuzzarle grossolanamente.

Lessare le orecchiette nella stessa acqua di cottura delle cime di rapa per 4 minuti. Scolare e versare le orecchiette nel liquido di cottura delle cozze inseme alle cime di rapa sminuzzate. Saltare in padella per 2 minuti, aggiungendo se necessario altro olio d’oliva. Togliere dal fuoco e spolverare abbondante pecorino grattugiato. Amalgamare bene, guarnire con le cozze non sgusciate e servire.

 

 

 

Troccoli alle vongole

vongole

E’ raro che mi venga voglia di pesce e simili, non essendone io una grande amante. Quelle poche volte che capita, quindi, mi sembra doveroso assecondare le mie voglie! Questa volta è toccato alle vongole, che in effetti sono tra i prodotti ittici che preferisco. La ricetta è quella tradizionale, a parte forse per l’aggiunta dei pomodorini che rendono il sughetto ancora piu gustoso. Al posto degli spaghetti poi ho usato i classici troccoli pugliesi, una sorta di tagliolini un po’ cicciotti, fatti con semola di grano duro e acqua.

Ingredienti
250g troccoli pugliesi
200g vongole
1l acqua fredda
35g sale grosso
peperoncino
1 spicchio di aglio
1/3 bicchiere di vino bianco
8-9 pomodorini ciliegini
sale grosso
olio evo
prezzemolo

Procedimento
Disporre le vongole in un contenitore con abbondante acqua fredda e 2 cucchiai di sale grosso. Lasciar riposare per almeno 2 ore in modo da farle spurgare. Se cacciano molta sabbia, cambiare l’acqua.

Rimuovere le vongole dall’acqua, sciacquarle sotto acqua corrente e metterle in una pentola con 3 cucchiai di olio evo, 1 spicchio di aglio schiacciato, peperoncino e vino bianco. Mettere sul fuoco e cuocere fino a quando tutte le vongole saranno aperte.
Sgusciare le vongole eliminando tutte le conchiglie e conservare il sugo di cottura. Versare il sughetto in un bicchiere o una ciotolina e lasciar riposare. In questo modo tutti gli eventuali residui di sabbia o conchiglie si depositeranno sul fondo. Nel caso in cui ci fossero ancora dei residui di sabbia sulle vongole, sciacquarle rapidamente sotto l’acqua.

Versare in una padella 2-3 cucchiai di olio ed aggiungere i pomodorini tagliati a metà. Unire le vongole e il loro sugo di cottura e cuocere per qualche minuto, fino a che i pomodori saranno appassiti.

Cuocere nel frattempo i troccoli in abbondante acqua leggermente salata per 5 minuti. Scolare, versare nella padella del condimento e cuocere per un altro minuto. Servire con una spolverata di prezzemolo.