Categoria "Colazione"

Brioche sfogliata

Brioche feuilletée.
Ovvero, un esercizio di precisione e pazienza tra uno strato di burro e l’altro.
L’ attenzione ad ogni dettaglio é cruciale, la sfogliatura a mano non perdona (e la mia tecnica é decisamente da perfezionare).
Ma che bello provarci, che bello imparare!

La ricetta é di Adriano di Profumo di Lievito, se lo conoscete sapete che é una vera garanzia. Se non lo conoscete, rimediate subito!

Ho deciso di non riportare qui la ricetta perché sarebbe un mero copia e incolla e non mi piace, quindi per dosi e procedimento vi rimando da lui.

Aggiungo solo un paio di consigli:

Рla farina consigliata ̩ una W260 circa.

– il burro per la sfogliatura dovrebbe essere un burro di centrifuga, ottimi e molto indicati i burri bavaresi. Tra le marche da supermercato più adatte ci sono Meggle, Milbona, Jeger, eventualmente anche il Lurpak non salato. La cosa importante é che il burro sia plastico così da non spezzarsi durante la sfogliatura (i burri italiani tendenzialmente non sono abbastanza plastici).

– le temperature sono essenziali per riuscire a fare una buona sfogliatura. Il burro non deve sciogliersi nella lavorazione e non deve penetrare nel pastello. Le pieghe durante la sfogliatura vanno eseguite con rapidità proprio per non far soffrire il burro e appena fatto il panetto, va riposto in frigo. Adriano indica un riposo di 45min tra una piega e l’altra, ma potete tranquillamente estendere fino anche a 2 ore. Ovviamente per quanto detto sopra, non è molto consigliato sfogliare in estate, a meno che non abbiate particolare manualità.

Рimportante anche che il forno sia alla giusta temperatura al momento della cottura. Se il forno non ̬ abbastanza caldo le vostre brioche perderanno burro.

Buona sfogliatura!

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Pancake con fragole e banane

La ricetta base di questi pancake la trovai circa un paio di anni fa su un gruppo Facebook, quando cercavo idee per merende sane e senza zuccheri aggiunti per mia figlia (mi spiace non ricordo chi ne fosse l’autore, ma sono pronta ad aggiungere i credits se qualcuno la riconoscesse).

A dire il vero ultimamente i pancake lì preferisco in versione senza uova, tuttavia con questa ricetta vengono belli gonfi e quando ci va qualcosa di più morbido li preparo. Stavolta li ho guarniti con fragole e banane a fettine, che aggiungono una piacevole nota dolce.

Io li servo con creme 100% di frutta secca, in questo caso di anacardi, ma vanno benissimo anche mandorle e nocciole.

Ingredienti

130g farina di farro (o altro cereale)

100g di yogurt di soia al naturale (o altro tipo di yogurt bianco)

70g di latte di soia senza zucchero (o altro tipo di latte)

10g lievito in polvere per dolci

1 uovo

Un pizzico di sale

Una spolverata di cannella

Fragole e banana a fettine per guarnire

Procedimento

1. Sbattere l’uovo, unire il latte e lo yogurt e amalgamare.

2. In un’altra ciotola unire farina, lievito in polvere, sale e cannella.

3. Unire gli ingredienti umidi a quelli secchi e amalgamare bene finché non ci sono più tracce di farina né grumi. La pastella risulterà piuttosto sostenuta.

4. Versare la pastella a cucchiaiate su una piastra antiaderente calda. Guarnire il lato superiore con le fettine di frutta fresca e lasciar cuocere un paio di minuti o fino a doratura. Rigirare il pancake e far cuocere un altro paio di minuti.

5. Guarnire con crema di frutta secca, sciroppo d’acero, miele o quello che più vi piace.

Wool roll bread

Sono passati anni dalla mia ultima apparizione qui e di cose ne sono successe parecchie.

Una, in particolare. Di anni ne ha 2 e mezzo ed è l’amore della mia vita.

Dico la verità, non lo so neanche io perché sto scrivendo questo post. Non era nei miei progetti riprendere in mano il blog, in fondo ero giunta ormai alla conclusione che fosse qualcosa di troppo impegnativo da portare avanti nel modo in cui volevo io e che era meglio dedicarsi ad altro. E poi, sono passati 11 anni da quando ho aperto questo blog e ormai il web é piuttosto saturo di pagine dedicate al food.

Tuttavia, un paio di giorni fa, non so neanche io perché, ho ripreso in mano la macchina fotografica, ho preso il cavalletto dal ripostiglio, riaperto il riflettente, imbastito un set con le poche cose che avevo a portata di mano ed ho iniziato a scattare, e questo mi ha dato un senso di pace e gioia.

E allora questa pace e gioia provo a seguirle, che di questi tempi duri e difficili mi sembrano qualcosa da non lasciarsi sfuggire dalle mani.

Senza pretese, senza promesse, finché lo sentirò.

—–

Questa ricetta – o per meglio dire “formatura” – sta impazzando sul web in queste settimane. L’ho vista casualmente in giro e appena mi sono trovata con un impasto brioche tra le mani, ho deciso di provarla.

La ricetta della brioche é di Anice e Cannella ed è la sua brioche 1000 like. La seguo da più di 10 anni e se ho imparato un pochino a gestire i lievitati lo devo a lei e al bel gruppo di appasionati che ha creato. Grazie Paoletta!

Per procedimento vi rimando direttamente da lei, é già tutto perfettemente spiegato. L’unica variazione che ho fatto é stata omettere le sospensioni di cioccolato e dunque l’ultimo step con gancio. Ho poi eseguito la formatura caratteristica del wool roll bread, che é davvero molto semplice e potete vederla qui, e farcito con un velo di marmellata di albicocche, che ho usato anche a fine cottura per spennellare.

Et voilà!