Categoria "Antipasti"

Pithivier di zucca, ricotta e speck

Pithiver di zucca

Il pithivier è una torta francese tradizionalmente fatta con due dischi di pasta sfoglia che racchiudono un ripieno di crema frangipane. Oltre alla versione dolce classica, il pithiver può essere presentato anche come pie usando un ripieno salato, proprio come ho fatto io.

Il ripieno non va steso sulla pasta ma va lasciato nel centro in modo da creare una sorta di “cupola” e il disco superiore di pasta sfoglia che fa da copertura andrebbe decorato tracciando delle linee curve, in modo da ricreare un effetto a spirale. La superficie poi andrebbe spennellata con il cosiddetto “egg wash”, ossia un mix di uovo sbattuto diliuto con acqua o latte.

Ho detto “andrebbe” perchè io invece ho fatto delle linee dritte e non curve  (non chiedetemi perchè…!) e non ho usato l’egg wash per due motivi: il primo è che non mi piace sentire il sapore dell’uovo sulla sfoglia (non so voi, ma io ce lo sento), il secondo è  che mi pare proprio uno spreco usare un uovo solo per spennellare la sfoglia se poi so che non riesco a riciclarlo (…sono l’unica ad avere questa fissa?).

Verrebbe da dire che in fin dei conti si tratta di una semplice torta salata, e sono d’accordo anche io…pero “pithivier” fa più chic, non trovate? 😀

Anche per questa ricetta ho usato la zucca acquistata al mercato sabato scorso, ma stavolta quella tonda e non la butternut. Io ne avevo già cucinata e congelata un po’ nei giorni scorsi, quindi per preparare il ripieno mi è bastato toglierla dal freezer la sera prima e poi mischiarla agli altri ingredienti. In questo modo si risparmia parecchio tempo e la praparazione diventa molto più veloce.

Ingredienti (per 2-4 persone)
zucca gialla (200g da cotta)
2 rotoli di pasta sfoglia
150g ricotta vaccina
50g di speck a fette
latte per spennellare
sale
pepe
noce moscata
olio evo

Procedimento
Sbucciare e tagliare la zucca a tocchetti. Cuocerla in pentola con 1 cucchiaio di olio, mescolando di tanto in tanto fino a che non diventa tenera. Condire con sale, pepe e noce moscata. Rimuovere dal fuoco e schiacciare con una forchetta.
Tagliare le fettine di speck a striscioline ed unirle alla zucca insieme alla ricotta. Mescolare bene per amalgamare il tutto e, se necessario, aggiustare di sale.

Stendere un rotolo di pasta sfoglia su una teglia larga foderata di carta forno e bucarla con i rebbi della forchetta (foto1). Versare l’impasto di zucca e ricotta al centro della sfoglia, lasciando i margini liberi (foto2). Spennellare i bordi della sfoglia con il latte e poi ricoprirla con il secondo rotolo di sfoglia (foto3).

Pithiver di zucca: procedimento

Premere dolcemente sulla sfoglia attorno al ripieno per eliminare aventuali sacche di aria (foto4). Con il retro di un coltello, incidere la sfoglia partendo dal centro e tracciando delle linee dritte o leggermente curve (foto 5). Infine, ritagliare il bordo se vi sembra che ci sia ancora pasta in eccesso (dovreste avere un bordo di circa 2-3 cm), e spennellare la superficie del pithivier con il latte (foto 6).

Cuocere in forno a 200°C per 30 minuti o fino a quando il pithivier sarà ben dorato.

Pithiver di zucca

Consigli:

  • La zucca può essere preparata 1 o 2 giorni prima. In alternativa si può cucinare in anticipo, congelare e poi togliere dal freezer all’occorrenza.
  • Il pithiver può essere fatto di dimensioni diverse, sia come torta singola che in miniporzioni.
  • Il pithiver può essere congelato.

Pithiver di zucca

Con questa ricetta partecipo al contest di Ramona

Involtini di melanzane e fontina

melanzane

Alcune settimane fa ho ricevuto in regalo un libro di ricette, piccolo ma pieno di sorprese. Il libro in questione si chiama “Cucinare in famiglia”, è stato scritto da Antonietta  e Maddalena Curti e pubblicato dalla Graphe.it.

E’ un libro per tutti, grandi e piccini. E’ diviso infatti in due parti, una parte di ricette presentate e spiegate nella maniera tradizionale, e una parte di ricette in rima. Questa idea di affiancare alle ricette delle poesie e filastrocche a me piace molto perchè mi pare un modo azzeccato per avvicinare i più piccoli alla cucina, fargli scoprire gli alimenti, aiutarli a sviluppare il senso del gusto e anche una certa manualità. I piatti proposti poi sono davvero alla portata di tutti…sono, esattamente come dice il titolo, ricette di famiglia adatte per tutti i giorni.

L’idea per questi involtini di melanzana l’ho presa proprio da lì: cercavo qualcosa di veloce da preparare che al contempo fosse saporita e sfiziosa e l’occhio mi è caduto subito sulla ricetta degli involtini di Antonietta Curti, che appena sfornati sono andati a ruba.

Insomma questo libro ha mille buoni motivi per essere acquistato, non ultimo quello di essere stampato su carta riciclata! Beh…vi ho dato un’idea per un regalino di Natale o no ;p?

Indredienti
170g prosciutto cotto
2 melanzane
200g fontina
olio evo
maggiorana
sale

Procedimento
Lavare e tagliare la melanzana a fette spesse circa  ½  cm. Salarle e metterle su una teglia leggermente unta con l’olio. Infornare a 180°C e a metà cottura rimuovere dal forno (dopo circa 15-20 minuti)*. Disporre su ogni fetta di melanzana una fettina di fontina e ½ fetta di prosciutto cotto. Arrotolare gli involtini (fermandoli se volete con uno stuzzicadenti) e disporli nella pirofila cospargendoli con la maggiorana. Infornare per altri 10-15 minuti e servire caldi.

 

Consigli

  • Secondo la ricetta originale le melanzane andrebbero cotte e 150°C, ma con il mio forno ho preferito alzare un po’ la temperatura. In alternativa credo che si possano cuocere sulla piastra per poi infornarle solo per gli ultimi 10-15 minuti.

Riganada – La bruschetta greca

riganada copy

Rieccomi con la terza (ed ultima? chissà…)  puntata della serie “ricette-con-la-feta-souvenir-della-mia-vacanza-greca”.

Allora, da dove cominciare? Il nome probabilmente non vi dirà niente, come non diceva nulla a me quando l’ho letto sul menù di un ristorantino disperso sulle montagne dell’ impervia, ruvida, genuina Cefalonia. Poi, tra parentesi, la breve nota “piatto tradizione” ed è bastato quello a convincermi a provare.

Mi sono ritrovata davanti, alcuni minuti dopo, un piattone con 3 fette giganti di pane alte due dita, coperte da una valanga di pomodori a pezzetti, feta fresca sbriciolata, capperi, origano e tanto olio di oliva. Niente di più semplice direte voi, è verissimo, ma quel semplicissimo piatto è stata una gioia per i sensi…il sapore fresco e deciso, i profumi che solo la roba genuina sa dare. I pomodori erano di quelli buoni, di quelli coltivati dal contadino del campo affianco,  belli succosi e saporiti, non come i pomodori che talvolta mi capita di comprare al supermercato, rossi fuori e bianchi dentro. L’olio anche era di produzione locale…Cefalonia, per chi non ci fosse ancora mai stato, è l’isola del miele e degli ulivi. E della feta poi, ne dobbiamo parlare??

Io ho provato a riprodurre questa semplicissima ricetta a casa con i pomodori freschi presi al mercato, l’olio di oliva di casa fatto anche con le mie manine, e la feta, quella si, greca d.o.c.!

Ingredienti (dosi a piacere)
pane a fette
pomodori tondi maturi
feta
capperi dissalati
origano
sale
olio evo

Preparazione
Lavare e tagliare i pomodori a pezzetti ed aggiungere un pizzico di sale (non troppo perchè la feta è già saporita). Aggiungere i capperi dissalati, l’origano, l’olio e mischiare. Tostare il pane in forno o su una piastra e disporlo su un piatto da portata. Versare i pomodori sul pane e poi coprire con la feta sbriciolata. Guarnire con altro origano ed un filo d’olio e servire subito.